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La leggenda del porno italiano Rocco Siffredi avrà il suo biopic: verrà realizzato “Supersex”.

Uscirà nel 2023. L’attore ha partecipato a più di 1500 produzioni per adulti nel corso della sua vita.

Rocco Siffredi, uno degli attori porno italiani più famosi a livello internazionale, sarà al centro di una nuova serie biografica prodotta da Netflix.

Il dramma, intitolato Supersex, ha iniziato le riprese pochi giorni fa a Roma, capitale d’Italia, e sarà distribuito a livello internazionale il prossimo anno.

Come sarà “Supersex”, il film biografico sulla leggenda del porno Rocco Siffredi

La serie Supersex parlerà della vita di Rocco Siffredi prima di diventare una pornostar e di come ha preso la decisione di dedicarsi ai film per adulti. Avrà 7 episodi.

L’attore che interpreterà Siffredi è Alessandro Borghi, astro nascente della fiction italiana, che ha recitato nel film Le otto montagne e ha lavorato anche nelle serie Suburra e Suburra: sangue su Roma.

Creato e scritto dalla famosa sceneggiatrice femminista Francesca Manieri, Supersex sarà una storia drammatica e profonda, che va dall’infanzia all’età adulta della pornostar.

Secondo la descrizione rilasciata dal servizio di streaming, la fiction si amaporn concentrerà sulle origini di Siffredi, sulla sua storia d’amore e sul punto di partenza della pornostar che lo ha portato a intraprendere il suo percorso nel cinema per adulti.

“Supersex è la storia di un uomo che impiega sette episodi e 350 minuti per dire ‘ti amo’, per accettare che il demone nel suo corpo è compatibile con l’amore. Per farlo, deve mettere a nudo l’unica parte di lui che non abbiamo mai visto: la sua anima”, ha descritto lo scrittore, secondo quanto riportato da Variety.

Lo scrittore della serie ha anche affermato che la serie parla ai giorni nostri. “Siamo ancora in grado di conciliare sessualità e affettività? Sono queste le domande che, come un caleidoscopio, si aprono davanti a noi mentre ci immergiamo nella sua incredibile vita fino a perdere il fiato”, ha osservato.


Chi è Rocco Siffredi

Rocco Siffredi è il miglior pornostar italiano che ha girato più di 1500 film a tripla x da quando ha iniziato a lavorare nel settore.

Oltre a produrre i propri contenuti pornografici, Rocco Siffredi ha partecipato a due film erotici d’autore, Romance del 1999 e Anatomy of Hell del 2004.

L’interprete è stato anche al centro del documentario Rocco, diretto dal duo francese Thierry Demaiziere e Alban Teurlai, proiettato alla Mostra del Cinema di Venezia 2016.

Viviamo la stagione più buia che il dopoguerra abbia regalato all’Italia

Così non possiamo davvero andare avanti. Avevamo avvertito, occupandoci della legge Cirami,  che il conflitto in atto fra Poteri dello Stato – quello Esecutivo e quello Giurisdizionale – nella assoluta sudditanza del Legislativo al primo, ci avrebbe portato lontano dalla soluzione dei mille problemi quotidiani, e dalle condizioni di civile convivenza che la Carta Costituzionale s’era affannata a garantirci. Così è stato.  Adesso dovremo andare alle elezioni di primavera con un Presidente del Consiglio, leader della maggioranza di Governo e Parlamentare, che confonde i propri  problemi personali con quelli del Paese, e con l’opposizione che, lungi dall’occuparsi delle che ci rendono la vita impossibile, s’occupa anche lei degli anzidetti problemi, del tutto personali, dell’onorevole Silvio Berlusconi.

Cari amici Liberali, a proposito delle funzioni dello Stato s’è sempre detto che il diritto nella legislazione è oggetto, nella giurisdizione è fine mentre nella amministrazione è limite, punto e basta: adesso a me pare che il diritto nella legislazione sia diventato non più oggetto ma limite, nella giurisdizione non più fine ma oggetto, e nell’amministrazione non più limite ma fine: lo ripeto, così non possiamo andare avanti.

Buon senso ed amore sincero verso il Paese e le Istituzioni, avrebbero già spinto anche mediocri Uomini di Stato del recente passato detentori di incarichi di Governo, a farsi da parte per non mescolare problemi del porno italiano personali con quelli pubblici, ovviamente  di ben altra rilevanza ed interesse. Eguale buon senso ed amore avrebbe già spinto gli elettori di altrettanto mediocri oppositori – tutti quanti in attesa d’una condanna penale per battere l’avversario – a scendere in piazza non per girotondare, ma per menare davvero. Tuttavia, il Paese non reagisce, l’elettroencefalogramma rimane piatto, in assoluta linea con le sagaci intuizioni della stampa ( detta libera) che è esattamente schierata anch’essa, di quà o di là: avrà ragione Berlusconi o la Boccassini? Previti o Violante?

Nell’incertezza e nella noia –  consentitemi anche uno sbadiglio – viviamo la stagione più buia che il dopoguerra ci abbia regalato. Meno male che ci stanno Bossi ed i leghisti a ravvivare la scena: loro, alle prossime elezioni, quelle che si terranno – siano esse politiche ovvero amministrative – sul tema più squallido ed inopportuno che la Politica possa affrontare, sapranno benissimo come vincere…..