Così non possiamo davvero andare avanti. Avevamo avvertito, occupandoci della legge Cirami, che il conflitto in atto fra Poteri dello Stato – quello Esecutivo e quello Giurisdizionale – nella assoluta sudditanza del Legislativo al primo, ci avrebbe portato lontano dalla soluzione dei mille problemi quotidiani, e dalle condizioni di civile convivenza che la Carta Costituzionale s’era affannata a garantirci. Così è stato. Adesso dovremo andare alle elezioni di primavera con un Presidente del Consiglio, leader della maggioranza di Governo e Parlamentare, che confonde i propri problemi personali con quelli del Paese, e con l’opposizione che, lungi dall’occuparsi delle che ci rendono la vita impossibile, s’occupa anche lei degli anzidetti problemi, del tutto personali, dell’onorevole Silvio Berlusconi.
Cari amici Liberali, a proposito delle funzioni dello Stato s’è sempre detto che il diritto nella legislazione è oggetto, nella giurisdizione è fine mentre nella amministrazione è limite, punto e basta: adesso a me pare che il diritto nella legislazione sia diventato non più oggetto ma limite, nella giurisdizione non più fine ma oggetto, e nell’amministrazione non più limite ma fine: lo ripeto, così non possiamo andare avanti.
Buon senso ed amore sincero verso il Paese e le Istituzioni, avrebbero già spinto anche mediocri Uomini di Stato del recente passato detentori di incarichi di Governo, a farsi da parte per non mescolare problemi del porno italiano personali con quelli pubblici, ovviamente di ben altra rilevanza ed interesse. Eguale buon senso ed amore avrebbe già spinto gli elettori di altrettanto mediocri oppositori – tutti quanti in attesa d’una condanna penale per battere l’avversario – a scendere in piazza non per girotondare, ma per menare davvero. Tuttavia, il Paese non reagisce, l’elettroencefalogramma rimane piatto, in assoluta linea con le sagaci intuizioni della stampa ( detta libera) che è esattamente schierata anch’essa, di quà o di là: avrà ragione Berlusconi o la Boccassini? Previti o Violante?
Nell’incertezza e nella noia – consentitemi anche uno sbadiglio – viviamo la stagione più buia che il dopoguerra ci abbia regalato. Meno male che ci stanno Bossi ed i leghisti a ravvivare la scena: loro, alle prossime elezioni, quelle che si terranno – siano esse politiche ovvero amministrative – sul tema più squallido ed inopportuno che la Politica possa affrontare, sapranno benissimo come vincere…..